Il genere Roridula

Roridula (L. 1764), famiglia RoridulaceaeRoridula gorgonias e Roridula dentata.
Habitat, morfologia e coltivazione.      

di Rita Corino

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Le uniche due specie conosciute per il genere Roridula (famiglia Roridulaceae) sono arbusti del sud-ovest del Sudafrica che appartengono al gruppo di piante catalogate come "Cape Floral Kingdom" ed hanno la superficie delle foglie ricca di peli fortemente resinosi ed appiccicosi in cui rimangono intrappolati insetti anche di discrete dimensioni, tra cui vespe e mosconi. I peli appiccicosi non sono in grado di muoversi in risposta alla cattura delle prede e non è possibile catalogare, secondo la definizione attuale, le due specie di Roridula come carnivore in senso stretto dato che non hanno, o non hanno ancora, sviluppato la capacità di secernere enzimi digestivi con cui demolire le prede e assimilare i nutrimenti provenienti dalla "digestione" delle prede catturate. A seguito di uno studio effettuato negli anni novanta nutrendo Roridula gorgonias con mosche arricchite con azoto, i ricercatori hanno potuto dimostrare che la pianta è in grado di assimilare l'azoto somministrato artificialmente.
In natura le due specie si avvalgono della convivenza con due eterotteri (insetti) carnivori, che nutrendosi degli insetti intrappolati dalle piante, le "concimano" con le proprie deiezioni restituendo così l'azoto che le foglie sono in grado di assimilare autonomamente. L'eterottero, appartenente al genere Pameridae, non rimane intrappolato poichè ha le zampe ben più lunghe dei peli appiccicosi di cui è ricoperta la superficie delle foglie e probabilmente le sue zampe sono ricoperte da una sostanza cerosa che riduce l'effetto colloso delle foglie di RoridulaSembra anche che l'eterottero trovi riparo tra le foglie appiccicose della Roridula e che i suoi piccoli, ritrovati nei fiori appena sbocciati, siano di aiuto nell'impollinazione mentre si nutrono del nettare e polline dei fiori stessi.
E' inoltre molto interessante notare quanto sono fortemente appiccicosi i peli adesivi della Roridula rispetto ad altre carnivore che hanno adottato la stessa strategia di cattura degli insetti, come Drosera e Drosophyllum; la colla di Roridula è meno mucillaginosa ma molto più resinosa tant'è che si suppone in natura riesca a trattenere anche piccoli volatili. Queste sostanze resinose emettono anche un profumo caratteristico che nelle giornate molto calde è facilmente percepibile, forse utile ad attrarre le prede? O forse per tenere alla larga i predatori erbivori. 

Roridula dentata Dettaglio Roridula dentata
Roridula dentata, Marzo 2013. Roridula dentata, dettaglio. Marzo 2013.

Habitat:
Il genere Roridula occupa un ristretto areale a sud-ovest dello stato del Sudafrica, a 300 km a nord di Città del Capo presso la catena montuosa chiamata Cederberg. E' stata rinvenuta Roridula dentata anche sui monti nei pressi della località chiamata Ceres, situata poco più a sud. Qui il clima estivo è mite, non dobbiamo immaginare i grandi caldi centro-africani, mentre in inverno la temperatura si fa più fresca con frequenti piogge. Le piante di Roridula in genere crescono in prossimità di ruscelli o in distese umide, in terreni che hanno avuto origini dalla disgregazione di rocce arenarie provenienti dal comprensorio delle Table Mountain.

Roridula dentata:
Deve il nome della specie alla "dentatura" spiccata delle sue foglie. Cresce in forma cespugliosa fortemente ramificata anche fino ad un paio di metri, le foglie sono un colore verde brillante abbastanza chiaro e l'eterottero con cui convive è Pameridea marlothii.

Roridula dentata Roridula dentata
Roridula dentata, Settembre 2013. Roridula dentata, Maggio 2014.

Ed ecco l'insetto che vive su Roridula gorgonias, è interessante notare che solitamente cammina sulla superficie superiore della foglia dove ci sono meno peli appiccicosi:

Roridula dentata con Pameridae
Pameridae su Roridula dentata (Foto di Daniele Cerri)

Roridula gorgonias:

Cresce anch'essa in forma cespugliosa ma molto meno alta e ramificata dell'altra specie e le foglie hanno colore verde più scuro. L'eterottero con cui convive è Pameridea roridulae

Roridula gorgonias  Roridula gorgonias
Roridula gorgonias, Maggio 2014. Roridula gorgonias, Maggio 2014.

Coltivazione:
Dobbiamo cercare di simulare la natura e la coltivazione di Roridula si riduce in poche e semplici regole. Uso un substrato composto in parti uguali di torba e perlite oppure torba e sabbia di quarzo a grana grossa, uso vasi piuttosto grandi (soprattutto alti) in questo modo posso fornire paio di cm di acqua ad osmosi nel sottovaso che rimpinguo solo quando è completamente asciutto, in questo modo il substrato resta ben umido ma mai inzuppato d'acqua.In inverno verifico che il substrato rimanga solo umido, nonostante in natura sia la stagione delle piogge nella mia serra funghi e marcescenze potrebbero danneggiare le piante. 

Tengo le piante sempre in serra dato che in natura vegetano quasi tutto l'anno e nei mesi piu' freddi dell'inverno non faccio scendere la temperatura sotto gli 8° C. In inverno il rischio muffe/marcescenze, soprattutto dell'apice, è dietro l'angolo; quindi posiziono le piante nella parte di serra dove c'e' maggior ricircolo di aria, ricircolo incrementato da una ventola che muove l'aria ogni 30 minuti. Cerco di tenere pulita la pianta soprattutto in inverno, eliminando le foglie secche in modo che ci siano meno occasioni per le muffe di attaccarle. Quando un apice inizia a dare segni di muffa lo taglio prontamente e da lì entrambe le specie di Roridula "sdoppiano" l'apice vegetativo favorendo anche l'accestimento. Nell'estate del 2014 le piante di Roridula dentata sono cresciute molto fino a sfiorare il tetto della serra, ho quindi provato a tagliare una pianta e divisa in pezzi l'ho messa in sfagno: sono in attesa dei risultato spero positivo di queste talee.
Ad inverno inoltrato, nel nostro clima, le piante rallentano o bloccano quasi la crescita quindi somministro meno acqua; il sottovaso è sempre vuoto e tengo solo il substrato ben umido. Al sonnolento inverno, segue una fioritura copiosa al termine della quale, con l'arrivo della primavera, le due specie riprendono a crescere a ritmi piuttosto elevati. Inutile dire che le piante adulte, almeno tre anni dalla semina, sono molto più robuste e tollerano meglio qualche apice vegetativo tagliato oppure un episodio di ristagno errato di acqua nel sottovaso. Una buona strategia: per le annaffiature Roridula ha le stesse esigenze di Drosphyllum
I rinvasi vanno effettuati con il crescere della pianta, soprattutto Roridula dentata, stando attenti a non danneggiare l'apparato radicale molto fragile, ragione per cui non rimuovo il vecchio pane di terra. Per il momento non ho mai concimato le mie piante che comunque hanno raggiunto dimensioni notevoli senza ausilio dell'eterottero. 

Roridula dentata, che cresce di dimensioni maggiori, ha bisogno di vasi più grandi e soprattutto profondi dato il suo apparato radicale che cresce più in profondità.

Fioritura:
Ha inizio a fine inverno e si protrae per le prime settimane della primavera quando la pianta (se nata da seme) ha almeno tre anni (per la mia esperienza). I fiori sono di un bel fucsia intenso, di dimensioni piu' grandi in Roridula dentata.
Entrambe le specie sono auto-impollinanti, per cui strofinando vicendevolmente il fiore oppure usando un pennellino si ottengono semi fertili. Entrambe le specie aprono il fiore e rilasciano il polline disponibile nell'ore di maggior insolazione, quindi intorno al mezzogiorno è il momento migliore per l'impollinazione manuale. Le capsule impiegano più di quattro mesi a maturare, da ciascuna si otterranno 3 semi per Roridula dentata e una decina per Roridula gorgonias, entrambi seminati molto freschi germinano piu' facilmente. Solitamente Roridula gorgonias si biforca dopo la fioritura.

Fiore Roridula dentata Fiore Roridula gorgonias
Fiore Roridula dentata, Marzo 2013. Fiore Roridula gorgonias, Marzo 2013.

Semina:

Solitamente semino in tarda primavera, se i semi sono freschi non scarifico altrimenti faccio una blanda scarificazione, tenendo il substrato (torba e sabbia fine in parti uguali) molto ben bagnato, inizialmente (per una settimana) con il livello dell'acqua fino ad un centimetro dal bordo del vaso. Ho notato che i semi germinano bene quando il clima è caldo di giorno e freddo di notte, quindi ho avuto maggior successo con le semine in tarda primavera ed a fine estate/inizio autunno. Naturalmente tengo i vasi i serra.
Se ho seminato in primavera e entro sei settimane non nasce nulla allora diminuisco il livello di acqua e lascio che il vaso si secchi completamente. Cosi' ben secco lo tengo al sole e al caldo per tutta l'estate ed a fine estate (inizio settembre) torno a fornire la solita acqua ad osmosi nel sottovaso. In questo modo, se anche la fortuna vuole, in un paio di settimane i semi germinano senza troppe difficoltà. Se invece ho seminato in tarda estate/inizio autunno (questo capita quando si comprano  i semi dal Sud Africa) lascio i vasi sempre umidi, i semi di Roridula possono germinare anche dopo mesi o anni. In natura i semi spesso germinano dopo episodi di incendio, non è ancora chiaro se la chiave sia il calore oppure le sostanze chimiche rilasciate oppure banalmente per la maggior quantità di luce che raggiunge il terreno. Io non ho mai provato ad appiccare un piccolo incendio artificiale, nonostante ciò i semi germinano abbastanza bene. Forse avrei maggior percentuale di successo?

Dopo la semina, Roridula gorgonias cresce più lentamente e può essere lasciata nello stesso vaso diversi mesi, mentre Roridula dentata cresce più rapidamente, soprattutto l'apparato radicale, quindi sostituisco rapidamente il vaso adeguandolo alle dimensioni della pianta e dell'apparato radicale.

Plantula Roridula dentata, Settembre 2012 Plantule Roridula 
 Plantula di Roridula dentata, Settembre 2012.

 Plantule di Roridula gorgonias (primo piano) e Roridula dentata,
Giugno 2012.

Le plantule nate ad inizio autunno non avranno vita semplice poichè devono superare il clima più freddo e umido delle nostre latitudini. Naturalmente la pianticella va riparata dal freddo garantendo costantemente un'ottima areazione. La semina non è semplice nè è scontato riuscire a fare crescere le plantule appena nate; le mie prime semine sono morte per attacco di funghi e muffe. Nonostante ciò anche in vasi in cui non è nato nulla, con i mesi (tanti mesi) qualche seme è germogliato tardivamente quando meno me lo aspettavo in vasi con piante già cresciute da un paio di anni. Nonostante nei fymbos molte piante germinino dopo un incendio, non è necessario simulare un incendio per veder germogliare la Roridula che più che del calore del fuoco pare abbia bisogno delle sostante chimiche del fumo che ne deriva. Una curiosità, i semi appena imbibiti d'acqua si ricoprono di una sostanza mucillaginosa forse proprio per proteggere il germoglio dai possibili incendi.

Bibliografia
http://www.plantzafrica.com/plantqrs/voteplant.php
http://www.drosophyllum.com/english/e-roridula.htm
http://www.carnivorousplants.org/howto/GrowingGuides/Roridula.php
http://www.drosophyllum.com/english/e-roridula.htm
http://fernkloof.com/species.mv?166

Drosos.it di Rita Corino